sabato 1 gennaio 2011

Resoconto trofeo Master 2010

Il trofeo ad inviti Master, si svolge ogni fine anno e vede impegnati i primi giocatori della classifica nazionale Figs. Per l'edizione 2010 il torneo si è svolto a Roma grazie alla ospitalità di Franca e Rino che hanno messo a disposizione Villa Speranza in via Nomentana e che soprattutto hanno coccolato tutti i partecipanti facendoli sentire davvero a casa. Nel novero degli aventi titolo a partecipare all'edizione 2010 risultavano anche Elvio Squarcia e Alessio D'alì che per motivi personali hanno deciso entrambi di declinare l'invito.
La griglia di partenza vedeva quindi allineati i seguenti "campioni" :
  • D'Ambrosio R.
  • Torzoni S.
  • Sirianni F.
  • De Landro D.
  • Giambrone M.
  • Bellini E.
  • Romano E.
  • Leri C.
Ma veniamo al racconto:
La prima giornata era all'insegna di un grande Romano, in realtà stiamo parlando del napoletano Ermanno Romano che con quattro vittorie consecutive poneva usa seria candidatura alla vittoria finale riuscendo a battere nell'ordine De Landro, Bellini, D'ambrosio e Torzoni.
Come sappiamo però i conti si fanno alla fine e la seconda giornata vedeva il ritorno prepotente di altri due napoletani Sirianni e De Landro che conducendo un torneo più regolare all'ultima chiudevano il torneo con lo stesso punteggio anche grazie alla vittoria di De Landro nello scontro diretto al settimo e ultimo turno di gioco.
All'inizio del torneo si era deciso di usare gli scontri diretti solo per determinare la classifica dal terzo posto in giù mentre in caso di parità tra i primi due di far svolgere una più spettacolare finale di spareggio per determinare il vincitore del trofeo Master.
La finale in questione si presentava come uno scontro equilibrato dall'esito incerto ed emozionante e tutti gli astanti si erano riuniti alle spalle dei finalisti per osservare, prendere appunti e verificare ogni minimo dettaglio della partita, talvolta anche creando tensione e disturbando i giocatori ma questo come sappiamo fa parte del gioco.
Nella finale di spareggio alla fine ha prevalso Sirianni nonostante quasi come per presagire un diverso risultato un suggestivo dragone colorato alegiasse sul tetto di una torre antistante la balconata.
Si è reso necessario anche l'intervento degli arbitri per un caso limite che sarà oggetto di future discussioni per il miglioramento del regolamento riguardo alcun casi solo accennati ma non risolti in maniera esaustiva dall'attuale regolamento nazionale. È singolare come questi casi vengano fuori proprio nei match più importanti, questo dimostra ancora una volta che anche in un gruppo di amici le regole sono molto importanti e devono sempre essere aggiornate e migliorate attraverso tutte le esperienze di gioco.
A parte questo è stato davvero un bel torneo pregno di una magica atmosfera prenatalizia, dove veri amici si sono potuti ancora una volta incontrare per condividere una passione comune.

Arrivederci ai tornei del 2011 e un augurio per un felice anno nuovo a tutti !!!

Diego De Landro

22 commenti:

Dragone ha detto...

http://www.scrabbleitalia.com/master2010.html

qui trovate risultati e classifica.

Bacinella ha detto...

Grazie Diego, per un bel resoconto!

http://wwwa.scrabbleitalia.altervista.org/viewtopic.php?f=22&t=64

http://17085.homepagemodules.de/t587f105-Novit-agrave-FIGS.html

Yeah! :-)

indurain ha detto...

Mi potete resocontare il fantasmagorico 441 a 361 tra Fausto e Ermanno? :)
Avete giocato una lettera alla volta? Quanto è durata la partita?

E.

Nicotorres ha detto...

A me invece spiegate la querelle finale sul jolly fantasma nel "caso limite".
Per come mi è stata raccontata trovo inspiegabile che non si sia raggiunta l'unanimità a favore di chi ha posizionato il jolly (credo Diego).
Probabilmente però avrò capito male.
Notte notte

fausto ha detto...

La partita tra me ed ermy è stata veramente una sofferenza. Lui nelle prime sei mani (o giù di lì) ha pescato 2 consonanti e tutte vocali ed ha pure il referto per provarlo :). Io ho preso un minimo vantaggio che sono riuscito a conservare anche grz al fatto che la partita è diventata chiusissima. In pratica abbiamo piazzato una lettera alla volta sforando nel secondo foglietto score. Tra me e diego è successa una cosa abbastanza curiosa. Lui alla secondo mossa ha piazzato GU?DAMMO, pensando a guidammo ma senza dichiararlo o per lo meno né io né le 4-5 persone che assistevano lo hanno sentito...

fausto ha detto...

...io non ho chiesto niente perché (e non chiedetemi il motivo) ho pensato invece a guadammo. Dei testimoni presenti solo Rino si trovava sulla stessa lunghezza d'onda di Diego, anche per Stefano che stava annotando la partita il jolly era una A. Dopo un po' io metto giù una parola che mi dà 72 punti ma che diego contesta in quanto lo striscio con la I va a formare OPI. A questo punto nasce chiaramente una discussione e credo che la faccenda sia stata decisa nel modo corretto. A norma di regolamento chi gioca il jolly ne deve dichiarare il valore, non tocca all'avversario chiederlo. Chiaramente senza dei testimoni presenti sarebbe stato tutto molto più complicato...

fausto ha detto...

...e per il prossimo torneo stavo già pensando ad una modifica del foglietto score in modo da inserire uno spazio per indicare il valore dei due jolly. Ma tornando al caso specifico secondo me la decisione (presa tra l'altro a maggioranza dai giocatori che assitevano) non fa una piega. Saluti!

Nicotorres ha detto...

Fermo restando che ho appena letto l'articolo 8 del nostro regolamento (capo II) che recita testualmente " Nel momento in cui effettua la mossa, il giocatore che utilizza uno o entrambi i jolly ne dichiara l’identità" purtuttavia non è previsto alcunché nel caso in cui ciò non avvenga.
In primis credo che codesta norma vada cambiata assolutamente per due motivi:
1) io non dichiaravo mai la parola che giocavo ad alta voce (con o senza jolly) questo perchè l'avversario potrebbe leggerla con un'accentazione differente e decidere di contestarla (vero Marcuccio?!?)
2) è interesse del mio avversario conoscere quale sia la lettera assegnata al jolly per decidere se contestare o meno la parola posizionata.
Fatto questo cappello, ed in assenza di una norma che prevedesse cosa fare nel caso in cui il giocatore non dichiari l'assegnazione del jolly, mi chiedo come mai si sia scelto di avvantaggiare l'avversario in maniera così esplicita (perchè guadammo e non guidammo? oltretutto chiaramente più "comune" del primo?).
Credo che una partita che presenti una problematica del genere (oltretutto mi sembra di capire decisiva ai fini del risultato) non possa in alcun modo ritenersi valida e quantomeno vada ripetuta.
Ovviamente nulla di personale nei confronti dei due finalisti ed il mio commento va comunque preso come un mero commento esterno non essendo presente al momento dell'accadimento; io, però, al posto di Fausto non mi sarei sentito soddisfatto nel vincere una finale così (Squarcia docet).

giambrix ha detto...

Ottima idea quella dell'obbligo d'inserire il valore del jolly nel foglietto dei punteggi. Penso anche che sia l'unica soluzione possibile.

indurain ha detto...

Io penso che la decisione che è stata presa a maggioranza dagli arbitri della partita deve essere comunque accettata, anche se sbagliata, (l'errore dell'arbitro fa parte del gioco) e quindi per me la partita deve essere 'omologata' e assolutamente non ripetuta. Per quanto riguarda il motivo del contendere, è vero che è chi compone la parola che deve dichiarare l'identità dei jolly, ma anche se non sono previste conseguenze nel caso in cui non lo faccia è pur vero che ciò non può penalizzare l'avversario. Se Fausto avesse interpretato il jolly come una I (guIdammo), Diego avrebbe potuto sostenere che il jolly era una A... o anche una O, una X, una Q... Anche chi gioca il jolly ha interesse a che se ne conosca l'identità, altrimenti l'avversario può interpretarlo come più gli è utile (non è vietato giocare 'guQdammo'). A me sembra giusta la decisione degli arbitri.

Salutoni,
Elvio

Ale90 ha detto...

Concordo pienamente con Elvio.

Andrea, non ho capito il punto 2) della tua obiezione: tu all'atto di porre un jolly *devi* dichiarare cosa sia, dato che a Scrabble si gioca con le parole e non con stringhe di simboli.
E' insomma giusto che l'avversario sappia per lo meno quale parola - valida o no - sia stata giocata contro di lui! O no?

Ricordo una partita contro Eddi con un DUgENTO messo giù e pronunciato da lui. Io non ho contestato ma ho capito DUcENTO... e qualche mossa dopo ho fatto uno striscio con un inesistente OG, se non ricordo male. Il punto è che ce ne siamo accorti solo dopo! :)

Nicotorres ha detto...

per Alessio
Io mi sento di doverlo dichiarare quando (e se) il mio avversario me lo chiede. E' in tal senso che modificherei il punto del regolamento.

Ale90 ha detto...

Capito, Andrea.
E quindi in una situazione come quella descritta cosa faresti? Dichiareresti il valore del jolly dopo la non-contestazione dell'avversario?
In questo caso niente ti impedirebbe di considerarlo una X o una Q, come ha detto Elvio (ad esempio per evitare che l'avversario allunghi la parola).

Nicotorres ha detto...

Nella situazione descrittami la partita per me è irregolare in quanto il regolamento non prevede alcuna penalità per chi non dichiara la corrispondenza del jolly, quindi non trovo motivo alcuno per far decidere all'avversario la lettera che più gli è consona.
Partita da ripetere senza dubbi.

Parlando in astratto con una nuova codificazione come quella da me suggerita si potrebbe verificare codesta situazione:
- giocatore A gioca il jolly senza dichiararlo
- giocatore B non chiede nulla
- dopo qualche turno al giocatore B serve conoscere il jolly a cosa corrisponda, a questo punto il giocatore A potrebbe dichiarare quello che vuole (Q compresa) ed il giocatore se la dovrebbe prendere unicamente con se stesso per non aver chiesto a tempo debito

fausto ha detto...

Boh, a me sembra infinitamente più normale che debba essere chi lo piazza a dire che lettera rappresenta. Tanto normale che nessuno finora aveva mai discusso questa parte del regolamento. Tu lo piazzi ed io DEBBO chiederti cos'è, ma scherziamo?!?

Ale90 ha detto...

Non sono per niente d'accordo, ma ho già esposto il mio punto di vista. Vediamo che ne dicono gli altri :)

Ale90 ha detto...

Ovviamente mi riferivo al commento di Andrea. :)

giambrix ha detto...

Io ero presente ed ho concordato con la decisione presa. Ho fatto presente comunque che bisognava, per il futuro, integrare il regolamento (e la soluzione proposta da Fausto mi sembra eccellente). Infatti, non esistendo una registrazione audio di ogni partita, le contestazioni potrebbero sempre esserci. Ad esempio il giocatore A potrebbe dire "io l'avevo dichiarato, sei tu che non l'ha sentito", oppure "Ho detto A ed hai capito I", insomma tutte situazioni che, in buona o in malafede, comprometterebbero le partite, le quali generalmente si giocano senza testimoni.

abiciro ha detto...

Non si smette mai di imparare!
Ora comprendo bene l'utilità di quella che ritenevo fosse una mania innocente: se non erro è Darkasciuga che ogniqualvolta viene piazzato un jolly provvede tramite un mini adesivo a trasformarlo nella lettera dichiarata.
Io ritengo che sia diritto e dovere di chi pone il jolly sulla scacchiera di dichiararne il valore, eventualmente segnandolo e firmandolo sul retro dello score avversario (es. A5 jolly=P).
In mancanza di tale annotazione, l'avversario può considerarlo come qualsiasi lettera semprechè compatibile con le altre già presenti.
In ogni caso è meglio prendere l'immediata decisione di modificare il relativo articolo del regolamento affinchè l'esperienza serva a qualcosa.
Ciro

Bacinella ha detto...

Quel problemone sgradevole non lo avrete mai giocando allo Scrabble3D, ahahaha, dato che piazzando il jolly sul tabellone dovete specificare la lettera per la quale starà, e quando la mossa con la parola contenente il jolly è stata convalidata, la lettera specificata viene visualizzata, una volta per tutte, sulla tessera del jolly - tiè...

Scherzi a parte:

L'idea di Fausto mi pare ottima!

Dragone ha detto...

Poiché sono parte in causa non volevo esprimere una opinione anche perché una decisione presa da un arbitro o addirittura da una commissione arbitrale anche se sbagliata deve essere rispettata.
Ho quindi accettato la decisione pur non condividendola, diciamo che come nel Calcio "rigore è quando arbitro fischia" così nello Scrabble "jolly è quando Fausto striscia".

;)

Scherzi a parte ho visto il nuovo segnapunti creato da Fausto e mi pare una buona soluzione per fare in modo che l'inconveniente non si ripeta.

Bacinella ha detto...

Bravo Dragone, per il tuo atteggiamento generoso e cavalleresco: accettare sportivamente la sconfitta anche se dovuta ad un avvenimento poco gradevole come quello descritto è nobile...

Tenete a mente che spesso non tutto il male vien per nuocere: La storia del jolly interpretato in modo diverso da quello inteso dal drago ha indotto Fausto a creare un nuovo tipo di segnapunti. Questo miglioramento non è solamente lodevole ma sarà anche molto apprezzato da tutti nel futuro. Bravo Fausto!

In questo senso la sconfitta personale di Dragone in realtà è una vincita per tutti gli scrabblisti!

PER ASPERA AD ASTRA!
;-)